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"Fantasmi in viaggio", pur denso di colte citazioni, è un romanzo che invita ad abbandonare i crucci e le occupazioni della vita, tuffandosi in una storia surreale e scanzonata. Un gruppo di fantasmi sale su un bus rosso guidato dal figlio di Adalgìsa e Omero Girardi, professori veronesi in pensione che si riciclano come medium. L'allegra brigata di ectoplasmi, cappeggiata dal Sommo poeta Dante Alighieri, si sposta dal Veneto al Friuli per partecipare a un evento straordinario: nel castello di Gorizia si terrà un convegno nel quale i trapassati intendono far valere i propri diritti di fronte ai vivi, reclamando il ricordo e il rispetto. I Girardi dovranno recuperare nelle città del Veneto i fantasmi di Cesare Lombroso, Emilio Salgàri, Romeo e Giulietta, Andrea Palladio, Luigi da Porto, Ezzelino da Romano, Tiziano, Giacomo Casanova e Ippolito Nievo. Poi, arrivati in Friuli Venezia Giulia faranno posto nel bus al Pordenone, al Menocchio, a Primo Carnera, ad Adriano da Spilimbergo, a Bertrando da Genesio, a Lucina Savorgnan, a Caterina Percoto e Italo Svevo. Lo scrittore muove nel libro figure storiche e attraverso di loro dissacra con ironia la paura della morte e dell'essere dimenticati.